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Distanza dall’Hotel Borgo Pantano: 40 km (35 minuti).
La città di Noto è conosciuta nel mondo per lo straordinario capolavoro urbanistico dall’inconfondibile stile barocco assolutamente omogeneo dovuto alla costruzione della nuova città dopo il sisma del 1693.
Le vie della città sono intervallate da scenografiche piazze ed imponenti scalinate che raccordano terrazze e dislivelli.
L’unitaria ricostruzione produsse un tessuto urbano coerente e ricco di episodi architettonici. Venne utilizzata la tenera pietra locale, di colore tra il dorato e il rosato, riccamente intagliata. La ricostruzione avvenne unitariamente sotto la guida del Duca di Camastra, che rappresentava a Noto il Viceré spagnolo.
A differenza di quanto accadde di solito nelle costruzioni barocche delle province del Sud Italia, gli architetti che lavorarono a Noto non puntarono tutto sui motivi ornamentali, i quali restano sempre ben controllati, senza squilibri rispetto alle architetture nelle quali sono inseriti.
Gli architetti attivi a Noto si impegnarono anche nella realizzazione di architetture elaborate. L’impiego di facciate concave (chiesa del Carmine, chiesa di San Carlo Borromeo al Corso). Convesse (chiesa di San Domenico) o addirittura curvilinee, come nella torre campanaria del seminario.
Il barocco di Noto pervade l’intera città: gli elementi barocchi non sono isolati all’interno di un contesto urbano caratterizzato da diversi stili, ma sono collegati tra di loro in modo da realizzare quella che è stata definita la “perfetta città barocca”.
Da non perdere è sicuramente la celeberrima “Infiorata di Noto”, che si svolge ogni terza domenica di maggio, a partire dal 1980. Fu importata chiamando ad operare i maestri di Genzano.
Si tiene in via Nicolaci, che viene ricoperta da un tappeto di fiori diviso in riquadri raffiguranti disegni (che cambiano di tematica ogni anno) ad opera di artisti locali o provenienti dall’interno Val di Noto.
Nel 2013, hanno realizzato i loro disegni anche artisti giapponesi, essendo il paese nipponico al centro della tematica. Nel 2014 è stata la volta di artisti russi.
La città di Noto è iscritta nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Nelle vicinanze di Noto è possibile pure andare a visitare lo splendido sito archeologico della antica città greca di Eloro.
Il sito confina con la Riserva naturale di Vendicari, dove è possibile anche vedere tracce dell’antica via Elorina proveniente da Siracusa.
Eloro fu la prima subcolonia di Siracusa, posta sulla direttrice della più tarda via Elorina, menzionata più volte da Tucidide, strada che metteva in comunicazione Eloro con il centro aretuseo.
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