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Distanza dall’Hotel Borgo Pantano: 7 km (8 minuti)
Siracusa è la quarta città della Sicilia definita da Cicerone “la più grande e bella di tutte le città greche”, dal 2005, insieme con la necropoli rupestre di Pantalica, è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La città di Siracusa si sviluppa in parte sul promontorio / isola di Ortigia e in parte sulla terraferma. La conformazione della costa determina l’ampia insenatura del Porto Grande, cinta a nord dall’Isola e a sud dal promontorio del Plemmirio. Verso l’VIII sec. a.C. arrivarono a Siracusa i primi greci provenienti da Corinto, i quali guidati dal nobile greco Archia, fondarono una colonia Syrakousai che in breve tempo crebbe, di molto, sviluppando una vera e propria città, così ampia che numerosi storici definirono metropoli, ed alcuni la definirono persino Primo Impero d’Occidente. La cultura siracusana divenne ellenica, sorsero i Templi dedicati ad Apollo, a Zeus, ad Athena (successivamente trasformato nell’odierno Duomo di Siracusa); nacquero miti e leggende che parlavano di divinità greche, di ninfe e di eroi mortali.
Nasce il mito di Aretusa, storia di epoca greca che è rimasta talmente legata a Siracusa, che anche oggi l’espressione “aretusea” si usa per parlare e definire la “città siracusana”. Sicuramente da visitare è la sua area archeologica, dove poter ammirare il famoso anfiteatro greco e tutti gli altri reperti storici dall’antica polis greca. Altri luoghi interessanti da vedere nella città di Siracusa sono: il museo archeologico Paolo Orsi, le Catacombe di San Giovanni, le catacombe di Santa Lucia, il Santuario della Madonna delle lacrime e le Latomie dei cappuccini.
Ortigia (L’Ottiggia o u scogghiu in siracusano, Ortygia, Ὀρτυγία in greco antico) è il toponimo dell’isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa. Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx (ὄρτυξ) che significa “quaglia”. L’isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall’età del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XIV secolo a.C. riferibili alla cultura di Thapsos. Il successivo arrivo dei Greci non dovette essere violento, poiché come parla Tucidide, sembra essere stata abbandonata dai residenti che si ritirarono nell’entroterra. Nel cuore di Ortigia si trova il Duomo, con facciata barocca, costruito inglobando il tempio di Athena greco come già descritto in precedenza.
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